Due giudizi, infine, su due nuemeri 10 che ultimamente fanno discutere. Chi meno e chi più, ma entrambi al momento sono senza lode. «Le qualità di Dybala non si discutono, ma il bianconero deve correre di più e deve essere più partecipe all’azione e alle due fasi». Ancora più netto il giudizio sul caso Gomez-Atalanta, che ha catalizzato l’attenzione: «La società non poteva che essere dalla parte dell’allenatore. L’allenatore deve dimostare che tutti i giocatori sono importanti, ma non così importanti da rompere l’equilibrio. Il Papu non si è comportato da capitano e Gasperini ha dovuto prendere una decisione che porterà meno qualità.
Rispetto all’anno scorso la Viola ha cambiato molto poco: in panchina ci sarà ancora Paulo Sousa, autore l’nno scorso di una splendida prima parte di stagione, seguita però da un girone di ritorno non esaltante. Gli undici titolari che verranno schierati dal tecnico portoghese saranno più o meno gli stessi della stagione 2015/2016, anche se non sono da escludere novità tattiche. L’ago della bilancia sarà sempre Borja Valero, che sta cercando di recuperare dalla distorsione alla caviglia subita a Valencia per poter essere oggi in campo a Torino. Ultime dai campi e probabili formazioni Allegri per Juventus-Fiorentina sceglierà il classico 3-5-2 bianconero che tanto bene ha fatto negli ultimi anni; il tecnico livornese potrà schierare Pjanic in mezzo al campo (se non recuera è pronto Lemina) tra Khedira e Asamoah, mentre sulle fasce Dani Alves ed Evra sembrano in vantaggio sulla coppia formata da Liechsteiner e Alex Sandro; Higuain potrebbe iniziare la sua avvenutra in bianconero partendo dalla panchina, con Mandzukic in campo dal primo minuto al fianco di Dybala.
Come vedere Juventus-Fiorentina in diretta streaming (Serie A)Juventus-Fiorentina, una rivalità storica in campo per la giornata 22 di Serie A: ecco come puoi guardare la partita in diretta streaming. Juventus-Fiorentina, una rivalità storica in campo per la giornata 22 di Serie A: ecco come puoi guardare la partita in diretta streaming. Juventus-Fiorentina mette in campo due rivali storiche del calcio nostrano, un classico in scena per la giornata 22 di Serie A. Da una parte i padroni di casa, alla ricerca di punti utili per provare a recuperare un campionato che sembra fin qui compromesso dalla pesante penalizzazione.
Dal momento che, in un campionato così schiacciato al vertice, gli scontri diretti saranno decisivi, Conte è chiamato ad aumentare la ricerca di dominio, la fantasia creativa e il coraggio offensivo. Anche perché la squadra sa andare in gol con facilità: al momento ha il migliore attacco (32 gol). Lukaku (11) e Lautaro (5), che ne hanno firmati la metà, restano un’arma letale.
Fiorentina Juve di Coppa Italia: dove vederla in tv e streaming
Ecco i canali sui quali potrai vedere la partita:Sky Sport Serie A trasmetterà la partita in diretta e potrà essere seguita sui canali 202 sul Satellite e Fibra o 473 del Digitale Terrestre. Sky Sport canale 251 su Sat e Fibra. In versione Sergio Leone. Fabio Capello prefigura un bel triello da lotta scudetto: Milan, Inter e Juventus a giocarsela sino alla fine. Non specifica chi sia il buono, chi il brutto e chi invece il cattivo – Don Fabio – tra Stefano Pioli, Antonio Conte e Andrea Pirlo.
E tra i centrocampisti, si sta ritagliando uno spazio sempre più fondamentale Rodrigo Bentancur: sabato a Parma ha svolto il ruolo di vertice basso, davanti alla difesa, offrendo una prestazione di altissimo livello sia a livello difensivo sia dal punto di vista tecnico. Il percorso dell’uruguaiano è andato di pari passo con il centrocampo juventino: un inizio in salita, condizionato anche da problemi fisici, poi la progressione fino a diventare un elemento indispensabile per l’undici di Pirlo. La conferma arriva dai numeri: nelle prime sei gare di campionato (escludendo ovviamente Juventus-Napoli), cioè fino alla trasferta di Roma contro la Lazio, ha giocato titolare soltanto in tre partite, in una è riamasto in panchina e in due è subentrato per un totale di 276’ in campo; nelle successive sei partite, invece, è subentrato contro Cagliari e Benevento, ma dal derby in avanti Bentancur è sempre stato schierato dal primo minuto, per un totale di 399 minuti in campo.
Si spiegano così i 25 risultati utili consecutivi. Le 33 partite di fila con almeno un gol (15 con almeno un paio) raccontano invece la qualità di un gioco coraggioso. Il rovescio della medaglia di una squadra giovane ed entusiasta è il rischio di pagare l’inesperienza, quando, nelle ore decisive, le responsabilità cominceranno a pesare. Anche se il carisma di Ibra, il Signore degli scudetti, compenserà. Bravo finora il Milan amascherare le assenze, ma, alla lunga, senza interventi di mercato, la differenza d’organico potrebbe farsi sentire.
Non solo viaggiatori che prendono d’assalto treni e autostrade per anticipare il lockdown. C’è anche un’altra fuga di Natale: quella di Milan, Inter e Juve. Nulla di clamoroso e definitivo, con due terzi di strada ancora da percorrere e inseguitori di valore che possono rientrare. Ma non succedeva da 11 anni che le tre squadre a strisce chiudessero l’anno in cima al campionato, davanti alle altre. Allora, stagione 2009-10, l’ordine era questo: Inter 39, Milan 31, Juve 30. Ora sono raccolte in quattro punti: Milan 31, Inter 30, Juve 27.
Non sorprende quindi che l’uruguaiano, insieme con Juan Cuadrado e Danilo, sia lo stakanovista della Juventus con 17 presenze complessive in stagione, includendo anche le sei su sei in Champions League, dove Pirlo non ha mai rinunciato a lui, sia che partisse titolare o dalla panchina. Al Tardini l’uruguaiano è stato uno dei migliori in campo, agendo al meglio in cabina di regia, senza tralasciare il lavoro da incontrista, pronto a far ripartire l’azione come a contrastare gli avversari.
Ma il punto è che se l’equilibrio e la mentalità vengono rovinate, anche la bravura di uno come Gomez non è sufficiente». La crescita del collettivo, iniziata con la sfida contro il Barcellona e culminata con la prestazione di Parma, ha soddisfatto Andrea Pirlo. Il salto di qualità della Juventus è passato soprattutto dal centrocampo, meglio organizzato, più solido e compatto, dove il tecnico bianconero ha abbondonato il principio di un centrocampo a due in favore di meccanismi e movimenti che prevedono la presenza di un elemento in più.
Juventus-Fiorentina, diretta tv e streaming: dove vederla
Ma occhio anche Julian Araujo, coetaneo dei Los Angeles Galaxy. Sott’osservazione, stando a quanto filtra da fonti Usa, ci sono anche i giovanissimi Caden Clark (centrocampista 2003 dei New York Red Bulls) e Ricardo Pepi, attaccante del 2003 di Dallas. Reynolds e Araujo sono entrambi del 2001: il primo è texano come McKennie, il secondo californiano. Quest’ultimo ha già esordito nella Nazionale maggiore del ct Gregg Berhalter. Laterali esuberanti e tecnici. In questo momento la pista più calda è quella per Reynolds.
Il turno scorso è stato esemplare, con il solo Leao in campo a rispondere ai gol di Morata, CR7, Lukaku, Dzeko, Zapata, Immobile. E così pure il 20enne Kalulu, titolare per forza. Punti di forza: Entusiasmo, gioco. Punti deboli: Organico, inesperienza. INTER Conte ha dovuto aspettare invece quasi un’ora per riuscire a segnare allo Spezia che ha avuto più possesso palla a San Siro, come lo aveva avuto il Napoli quattro giorni prima, sconfitto con il 60% di palla tra i piedi. Questa è la fotografia dell’Inter attuale: lascia il pallone e si prende i punti. Così ha piazzato un filotto di 6 vittorie che l’ha portata a un punto dalla vetta. Fallito il tentativo di spettacolarizzare il gioco, con pressing feroce e trequartista, Conte è rinculato nelle certezze del suo amato 3-5-2 che gli permette di spendere al meglio la fisicità di una rosa ricca che il mercato potrebbe ulteriormente ritoccare. Il prezzo da pagare è stata una riduzione della qualità di gioco, notata soprattutto negli scontri diretti: vinto solo quello col Napoli (di rimessa), pari con Atalanta e Lazio, sconfitta col Milan.
La Juventus c’è e fa sul serio, ma ovviamente non è l’unica in corsa per questi gioielli americani. Nel caso del terzino di Dallas è in corso un derby italiano con la Roma degli americani. I giallorossi del patron Friedkin si sono mossi concretamente, ma alla Continassa sono tutt’altro che rassegnati.
Un fossato di 3 lunghezze le separa dal resto del gruppo. Vediamo come stanno. MILAN Il gol lampo al Sassuolo (6” e 76 centesimi) racconta bene la ferocia con cui la squadra di Pioli aggredisce i match: 7 gol segnati nei primo 20’, contro i 4 dell’Inter e i 3 della Juve. De Zerbi è rimasto impressionato dall’impennata di autostima dei rossoneri che aveva affrontato pochi mesi prima. Ecco: entusiasmo e presa di coscienza della propria forza, dopo la rinascita di primavera, sono i propellenti che hanno spinto in cielo il Diavolo, oltre a una sempre più solida identità di gioco che ha consentito di attutire assenze pesanti, a cominciare da quella di Ibra.
All: Massimilano Allegri. Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu – Tomovic, G. Rodriguez, Astori – Bernardeschi, Badelj, Vecino, M. Alonso – Borja Valero, Ilicic – Kalinic. All: Paulo Sousa. Le due squadre sono pronte a darsi battaglia per tutti i novanta minuti, con l’obiettivo di iniziare al meglio la stagione di Serie A, perciò passiamo subito alle informazioni che tutti cercate, ovvero: come si può vedere in streaming la partita Juventus-Fiorentina? Diretta tv e live gratis online: come seguire la partita in streaming su PC e smartphone La diretta tv di Juventus-Fiorentina potrà essere seguita a partire dalle 20:45 su Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 1 sulla piattaforma satellitare e su Premium Sport HD sul digitale terrestre.
I contatti sono continui. Se McKennie, protagonista nella Juventus di Cristiano Ronaldo, è sicuramente un modello per i connazionali e di conseguenza rappresenta un bel jolly per i dirigenti bianconeri, il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che con l’ingaggio di Weston (operazione da 30 milioni tra prestito, riscatto e bonus) i campioni d’Italia hanno esaurito i posti liberi per l’acquisto di giocatori extracomunitari. Ecco perché alla Continassa stanno valutando un’operazione Reynolds in sinergia con qualche club di Serie A, un po’ come successe nel gennaio 2019 con il Sassuolo per Merih Demiral.
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McKennie è un esemplare unico nella rosa di Andrea Pirlo. Dinamite pura al servizio dei compagni. Preziosissimo nella riconquista della palla e devastante quando si inserisce in area con tempismo perfetto. L’impatto tecnico di McKennie è stato ottimo. E il suo sorriso, contagioso, sicuramente aiuterà l’espansione commerciale dei bianconeri negli Usa. Il numero 14 ha aperto la porta dell’America alla Juventus e alla Continassa ne stanno approfittando. La Mls non è più soltanto un campionato per vecchie glorie e il dg Fabio Paratici, che ha un fiuto particolare per i talenti come ha dimostrato anche con l’intuizione McKennie, ha messo nel mirino diversi giovani che stanno decollando confrontandosi ogni settimana con giocatori del calibro di Higuain, Matuidi… Uno è Bryan Reynolds, 19enne di Dallas.
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Tuttavia non lesina riflessioni e approfondimenti sul tema e, probabilmente, lascia trasparire in particolar modo un po’ di sana ammirazione per quanto stia facendo il Milan, fors’anche inaspettatamente epperò di sicuro godibilmente assai. «Per lo scudetto è una corsa a tre. Le squadre sono convinte della loro forza, hanno trovato un’identità e una quadratura – il parere del tecnico, intervistato da Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, durante “La Politica nel pallone”, la trasmissione in onda ogni lunedì su Gr Rai Parlamento e condotto da Emilio Mancuso -.
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A proposito di miti viventi: «Buffon? Mi fa piacere che Pirlo gli faccia giocare delle partite importanti, si è mostrato reattivo. Complimenti a lui e a Pirlo. Non so se sia l’anno buono per la Champions, ma la squadra ha trovato un buon equilibrio a centrocampo, che è il motore di tutto. McKennie è molto importante per dinamismo e attività. Davanti poi hanno due giocatori pericolosissimi in area. La difesa però evidenzia qualche difficoltà di troppo, li vedo a volte un po’ sorpresi in area. Forse l’unico punto debole della squadra, per modo di dire, mi sembra questo».
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